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Il circolo vizioso tra riscaldamento climatico e aerei.

Il circolo vizioso tra riscaldamento climatico e aerei

L’incremento della temperatura globale ha cambiato la circolazione dei venti alle quote di volo degli aerei, aumentando i tempi di percorrenza delle rotte. Ma gli aerei, a loro volta, rimanendo più tempo in aria, rilasciano sempre più anidride carbonica in atmosfera, aumentando il riscaldamento climatico .
Secondo l’International Panel on Climate Change (IPCC) dell’ONU, i voli aerei rendono conto del 3,5 per cento delle emissioni globali di anidride carbonica di origine antropica. Ma c’è un effetto di rinforzo positivo che finora è stato in gran parte trascurato: il riscaldamento globale cambia gli schemi di circolazione dei venti in alta quota, aumentando i tempi di volo degli aerei; e dato che restano in volo più a lungo, gli aerei producono più anidride carbonica, aumentando la concentrazione di gas serra in atmosfera.

È questo il circolo vizioso scoperto dai ricercatori del Woods Hole Oceanographic Institution, che ha sede nel Massachusetts e dell’Università del Wisconsin a Madison guidati da Kris Karnauskas che firmano un articolo apparso sulla rivista “Nature Climate Change”.

Il circolo vizioso tra riscaldamento climatico e aerei
Le emissioni di anidride carbonica del traffico aereo rappresentano il 3,5 per cento delle emissioni globali dovute alle attività umane.
Studiando il rapporto tra tempi di volo degli aerei e schemi dei venti in quota degli ultimi 20 anni, in particolare in connessione con i cambiamenti climatici, gli autori hanno scoperto che i venti al livello delle rotte aeree possono spiegare il 91 per cento della variabilità nei tempi di volo, con una evidente influenza dei fenomeni di tipo El Niño – Southern Oscillation (ENSO), in cui i cambiamenti di temperatura dell’Oceano pacifico equatoriale influenzano gli schemi di circolazione atmosferica alle alte latitudini di entrambi gli emisferi.
Le cifre calcolate da Karnauskas e colleghi sono molto significative: per sole tre rotte tra Honolulu e la costa occidentale degli Stati Uniti, il cambiamento negli schemi di circolazione dei venti sopra l’Oceano Pacifico settentrionale si tradurrebbe ogni anno in un costo aggiuntivo per carburanti di 1,4 milioni di dollari e in un incremento di 4,6 milioni di chilogrammi nelle emissioni di anidride carbonica. Rapportate al complesso  dei voli commerciali di tutto il mondo, le emissioni annuali di anidride carbonica dovute alle attività antropiche aumenterebbero dello 0,03 per cento
“Gli schemi di circolazione negli strati più elevato dell’atmosfera sono il fattore che più influenza i tempi di volo degli aerei di linea”, ha spiegato arnauskas. “L’allungamento del tempo di volo degli aerei implica un maggior consumo di carburante, e l’anidride carbonica in più che si produce può a sua volta amplificare i cambiamenti della circolazione atmosferica: per questo riteniamo che i nostri risultati potrebbero essere utili alle compagnie aeree per mettere a punto piani efficienti per i costi dei carburanti”.
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